Operazioni di semina nel progetto
Miglioramento varietale di leguminose da granella a Maccarese, 1991 |
Prove di coltivazione protetta su lampone
giallo per l’ARSIAL ad Illica di Accumoli (RI),
2002 |
Il laboratorio di isotopi stabili ad
Agrital, 2006 |
Prova dimostrativa
dell’utilizzazione di compost in serra durante il progetto Fertilife a
Maccarese, 2004 |
Spargimento di compost al vigneto
dimostrativo Torre in Pietra durante
il progetto Fertilife, 2003 |
Rivoltamento del compost per il
progetto Trattamento di reflui solidi e liquidi da allevamenti zootecnici
intensivi, 2001 |
L’impianto pilota di compostaggio
per reflui zootecnici realizzato per il MURST a Bettona (PG) , 2001 |
L’impianto di fermentazione per la
produzione di mangimi da residui vegetali detto “Bioreattore” alle stalle di Maccarese, 1993 |
Una delle 3 stazioni di rilevamento
dati micrometeorologici sugli effetti delle fasce arboree a Maccarese
1993 |
La produzione pilota di dischi di
carta ottenuta da residui agricoli presso il centro zootecnico di Maccarese,
1996 |
Momento di relax durante le
operazioni di caratterizzazione dei rifiuti urbani per il progetto REMECOM,
1996 |
Mini silos da laboratorio per le
prove di conservabilità dei sottoprodotti agricoli nel prog. Starter per
Insilati, 1993 |
LE ATTIVITA’: dal 1987 al 2006, Agrital
Ricerche ha svolto nel comparto agro-ambientale allargato una mole
particolarmente ampia di attività scientifiche, di trasferimento e di
divulgazione in tre direzioni fondamentali: 1. Miglioramento
delle produzioni agro-zootecniche. 2.
Tutela
dell’ambiente e valorizzazione degli scarti e dei sottoprodotti. 3.
Miglioramento
della qualità e della nutrizione umana. In questi tre settori
sono state effettuate numerose ricerche, studi, attività educative, di
assistenza imprenditoriale ed iniziative diverse. Le principali sono
riassunte di seguito: |
2. Tutela dell’ambiente e valorizzazione degli scarti e dei
sottoprodotti. Nel settore
dell’educazione va segnalata la collaborazione nella realizzazione della
“Scuola Internazionale di Agrobiodiversità”, 2004-06. Agrital Ricerche ha
ospitato il corso di
Dottorato Internazionale in
Agrobiodiversità
della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa con un un accordo di collaborazione
a vari livelli che ha previsto la realizzazione di stages triennali per alti
studi di perfezionamento per studenti motivati dell’Unione europea e dei
Paesi in Via di Sviluppo finanziati dal MURST. Nel settore del recupero e valorizzazione dei sottoprodotti agricoli e
zootecnici Agrital ha promosso rilevanti attività di ricerca, come ad esempio
quella relativa al progetto “FertiLIFE - Fertilizzazione sostenibile di
un’area orticola intensiva mediante l’utilizzo di biomasse vegetali locali di
scarto”, 2002-06. Il progetto, finanziato dalla Commissione Europea -D.G.
Ambiente nel quadro del programma LIFE Ambiente, condotto in collaborazione
con ARSIAL e AMA e con il supporto scientifico dell’Università della Tuscia,
ha visto un approccio di filiera al problema della fertilizzazione
sostenibile in agricoltura e si è sviluppato in varie azioni che hanno avuto
luogo in una zona ad alta intensità agricola e di rilevante importanza
naturale: l’area dell’Agro Romano di Maccarese-Torrimpietra a ovest di Roma.
Le azioni hanno coinvolgono: i produttori agricoli con un’analisi porta a
porta dei rifiuti verdi; gli operatori ambientali con il compostaggio dei
rifiuti verdi; gli agricoltori con la dimostrazione dell’uso del compost; i
commercianti con la vendita di prodotti agricoli coltivati con compost; i
consumatori: con azioni di sensibilizzazione e divulgazione; i gestori
ambientali con una valutazione dei costi-benefici dell’intera operazioni di
riciclaggio. Nel corso del progetto sono state prodotte numerose
pubblicazioni e documentazioni accessibili nello
specifico sito web. “Trattamento e
smaltimento di reflui solidi e liquidi da allevamenti zootecnici intensivi”,
1997-2002, che ha riguardato la sperimentazione di un processo di
fermentazione aerobica per la risoluzione dei problemi derivanti dallo
smaltimento dei reflui delle aziende suinicole attraverso la produzione di
compost di qualità, finanziata dal MURST nell’ambito del Piano Nazionale
Ricerca Ambiente. Nel corso del progetto è stato realizzato un impianto
pilota di compostaggio a Bettona (PG) e sono stati organizzati corsi di
formazione sulle tecnologie del compostaggio. Il progetto finanziato dal MURST “Produzione di mangimi da residui vegetali”,1990-97, ha riguardato l’utilizzazione di sottoprodotti agricoli, paglie, stocchi di mais, ecc. con l’attivazione di un impianto pilota (bioreattore), unico nel suo genere in Italia, per la biotrasformazione dei residui vegetali con produzione di biomasse idonee all’alimentazione dei ruminanti ed anche di piccole specie animali nonché per la produzione di fine chemicals per l'industria. Durante lo svolgimento della ricerca, l’attività è stata allargata al settore della produzione di paste per carta con esiti talmente importanti da far avviare le pratiche per la richiesta di brevetto da parte dei competenti settori del CNR e dell’Università della Tuscia (Viterbo). Anche la ricerca
finanziata dal CNR “Aspetti microbiologici e biochimici della
delignificazione di materiali lignocellulosici in processi
agroindustriali”,1991-96, ha coinvolto il settore dei sottoprodotti agricoli
e lo studio delle attività enzimatiche connesse con le vie degradative della
lignina ha condotto ad isolare alcuni microrganismi capaci di utilizzare
quale unica fonte di carbonio costituenti della lignina,in particolare acido
cinnamico e ferulico, individuando modalità di particolare rilievo per la
produzione di acido vanillico. Nel comparto forestale Agrital ha sviluppato varie ricerche per il recupero ambientale e per lo studio dell’ecosistema in generale, come “Adattamento e selezione di Pinus e Cedrus mediterraneo per il rimboschimento sostenibile di terreni marginali”, 1996-2000, per conto dell'Unione Europea (FAIR), condotta su piantagioni esistenti e su giovani semenzai, attraverso analisi su isotopi stabili del carbonio effettuate attraverso la creazione di un apposito laboratorio che ha svolto “Attività di analisi con spettrometro di massa”,1997-2006. L’attività di analisi specializzata è stata svolta attraverso il laboratorio di isotopi stabili di AGRITAL in particolare con contratti stipulati nell’ambito del progetto di monitoraggio e conservazione dell’Oasi Presidenziale di Castelporziano, con il progetto europeo CON.ECO.FOR e con il DISAFRI dell’Università della Tuscia, per analisi quantitative di carbonio, azoto ed idrogeno. La “Ricerca sull'effetto
dell'aumento di CO2 atmosferica su specie arboree”, 1992, , attraverso studi
finanziati dalla Soc. AUTOSTRADE sull'azione a livello ecofisiologico e
biochimico di composti inquinanti su alberi forestali e specie arbustive in
presenza o meno di stress ambientali quali siccità, elevata illuminazione ed
alta concentrazione di CO2. Mentre la ricerca
finanziata dal MURST “Effetti delle fasce arboree sul microclima e gli scambi
gassosi della vegetazione retrostante”, 1990-93, ha indagato sull'influenza
delle barriere frangivento sul microclima e sui processi di scambio di
energia e di materia tra la vegetazione retrostante e l'atmosfera. Nella progettazione e
pianificazione della salvaguardia ambientale si segnalano la ricerca
finanziata dal CNR “Studio di prefattibilita' per la riconversione e
valorizzazione di terreni demaniali”, 1990, svolta sulla tematica del
potenziamento delle attività di ricerca scientifica, tecnologica e di
sperimentazione nel settore zootecnico ed
agroalimentare nell'area demaniale di interesse naturale comprendente
il padule di Grosseto e lo studio preliminare in due parti: “Piano di
sicurezza a breve termine e Studio per gli interventi di recupero, di
protezione fitosanitaria ed ambientale
di progressiva rinnovazione della pineta monumentale di Fregene”,
2001, elaborato per il Comune di Fiumicino. Nel settore dei rifiuti
urbani si segnalano: il progetto LIFE “REMECOM”, 2005-07, per lo sviluppo a
livello Europeo di una metodologia comune standardizzata di caratterizzazione
dei Residui Solidi Urbani e l’acquisizione di dati di monitoraggio per tre anni
sulla produzione di rifiuti del Comune di Fiumicino. Il progetto “MEDIACOM”,
1999, ha invece riguardato la realizzazione di un'indagine e di
una pubblicazione
sopra le problematiche e le più recenti novità in materia di
riciclaggio dei rifiuti in Europa. |
1. Miglioramento delle produzioni agro-zootecniche Nel settore delle biotecnologie Agrital ha svolto attività di coordinamento amministrativo di gruppi di lavoro specializzati nel progetto FIRB “Genomica e funzioni geniche del frumento - linea di studio: Risposta delle piante a stress ambientali”. 2002-2006, che ha riguardato una caratterizzazione genetica e molecolare di genotipi di frumento duro per la resistenza allo stress da ozono, quindi l’identificazione e la clonazione a livello molecolare dei geni coinvolti nei meccanismi di risposta all’ozono. Al fine di comprendere i meccanismi che sono alla base della risposta differenziale dell’ozono, l’analisi di espressione delle sequenze indotte che sono state isolate è stata estesa ad un gruppo di sei cultivar che, sulla base dei dati fenologici, fisiologici e biochimici, sono state ritenute rappresentative di un gradiente di suscettibilità all’inquinante. Nel progetto finalizzato del MURST “Programma Nazionale di Ricerca Biotecnologie Avanzate Fase II, Tema 4: Tecnologie di DNA ricombinante in agricoltura”, 2000-2005, Agrital Ricerche ha avuto il ruolo di coordinatore di altri organismi di ricerca presso i quali si è svolta l’esecuzione scientifica. Il programma ha riguardato ricerche di biologia molecolare per la sintesi sperimentale di piante transgeniche (pomodoro, petunia) resistenti a patogeni virali e fungini e dotate di migliori caratteristiche qualitative per quel che concerne la trasformabilità dei prodotti alimentari; l’ottenimento di forme nanizzate (nocciolo, ciliegio), di nuovi tipi di piante ornamentali (petunia, gerbera), allo scopo di modificare a fini economici le caratteristiche morfofisiologiche delle specie; la messa a punto di microorganismi da impiegare nel biocontrollo dei patogeni e destinati alla difesa delle colture agrarie; la messa a punto di metodiche per la caratterizzazione genetica e molecolare di specie di interesse agrario, per l’identificazione varietale e la selezione assistita. Nel settore del miglioramento varietale e
agronomico sono stati portati avanti i seguenti progetti: “Genomica del frumento duro – FRUMISIS”, 2003-06. L'attività progettuale finanziata dal MIPAF é stata mirata alla valutazione delle collezioni di varietà moderne ed obsolete, di linee e di mutanti di frumento duro per caratteristiche connesse con la tolleranza a stress idrici e ha compreso analisi di campo e di laboratorio sul comportamento agronomico ed ecofisiologico delle singole linee. La prova agronomica si è svolta su un terreno a tessitura sabbiosa per riprodurre condizioni di carenza idrica e su uno a medio impasto per valutare il comportamento dei genotipi in condizioni ordinarie per la coltura. In entrambi sono stati effettuati numerosi rilievi: misura di caratteri agronomici, come epoca di fioritura, produzione, peso di mille semi ed ettolitrico; osservazione di caratteri morfologici presumibilmente correlati con la resistenza allo stress idrico, come dimensioni della foglia bandiera, glaucescenza, lunghezza delle reste, fertilità della spiga, “leaf rolling”; misura di caratteri fisiologici: conduttanza stomatica e caduta di temperatura all'interno delle canopies. “Sviluppo di produzioni vegetali di nicchia ad alto valore aggiunto per gli ecosistemi collinari e montani del Lazio”, 1999-2003, che per conto dell’Arsial, ha preso in esame lo sviluppo di colture a piccoli frutti e piante tintorie con lo scopo di fornire una alternativa economicamente valida alle produzioni marginali delle piccole imprese locali. Con tale progetto si è tentato di fornire elementi utili per il recupero all’agricoltura di aree marginali attraverso la messa a cultura di piante a piccoli frutti (rovo, lampone, mirtillo e uva spina) e di piante coloranti (guado, reseda, amaranto e robbia) attraverso un’azione di adattamento varietale e di sperimentazione colturale di piante a potenziale alta remunerazione per l’economia delle piccole e medie aziende. “Prove di confronto
varietale e di sistemi produttivi differenziati per la coltivazione di
piccoli frutti”, 2003-05, sempre nel
sito sperimentale di Illica di Accumoli (RI), ha riguardato prove di potatura
differenziata e di prolungamento della stagione produttiva tramite copertura
in serra. Nel corso dei 6 anni di prova di questi due ultimi progetti si sono
realizzate due pubblicazioni divulgative:
Colture alternative per le aree
collinari del Lazio, Parte I e II. Il progetto finanziato da
ARSIAL “Sviluppo di sistemi di produzione agricola ecosostenibile nel
territorio del litorale romano. I. Carota”, 2004-05, ha riguardato una serie
di prove agronomiche tese a sperimentare e validare trattamenti
ecocompatibili contro il Cyperus ssp (“quadrello”) e contro i nematodi con
diverse metodologie di controllo: solarizzazione, miscele biocide, sovescio
con rafano e senape bianca, trattamenti con organismi antagonisti NEM della
Microbio HEKA e a base di Paecilomyces lilacinus. Il progetto “Valutazione
di leguminose da granella per alimentazione zootecnica – Progetto Lupino”,
2005, finanziato da ENEA, ha visto la valutazione in campo di 54 genotipi di
Lupinus angustifolius e 42 di L. albus con l’obiettivo di sviluppare piante di
interesse per la produzione di mangimi proteici e per le capacità di
miglioramento dei suoli agrari, di particolare interesse nelle aree marginali
dell’Alto Lazio. “Miglioramento varietale
di leguminose da granella”, 1991-94, finanziato da SME RICERCHE, ha visto la valutazione di varietà di cece,
fava e lenticchia selezionate per l’industria conserviera (Gruppo SME -
Cirio), con messa a punto delle
tecniche agronomiche e colturali ottimali e la realizzazione di analisi
chimiche e nutrizionali. Sono state inoltre
affrontate le problematiche relative alle tecniche di coltivazione ed
individuate le specie più promettenti nel settore delle colture vegetali non
eccedentarie attraverso le ricerche seguenti: “Coltura di nuove specie
per olii industriali in Italia centrale”, 1990-93, finanziata dal MURST E
incentrata particolarmente sulla specie Crambe (in collaborazione con l'ENEA
e l'Istituto Sperimentale per le Colture Industriali di Bologna); “Prova
agronomica comunitaria su Quinoa”, 1994-96, finanziata da ENEA allo scopo di
favorire la adattabilità colturale di Chenopodium quinoa al clima nazionale;
“Prove colturali di Brassica carinata”, 1996-97, su finanziamento ENEA. Una ricerca finanziata
dal CNR sulle tecnologie di lavorazione più razionali è stata dedicata a
“Fertilità del terreno e risposta fisiologica di sistemi agrari a diversa
semplificazione colturale,” 1993-94,
con lo studio sull'evoluzione della fertilità del terreno comparando
non-lavorazione, lavorazione ridotta e lavorazione tradizionale con vari
livelli di fertilizzazione. Il miglioramento
produttivo ha riguardato anche il campo forestale con due progetti europei
FAIR: “Miglioramento varietale del noce per produzione di legno e frutto”,
1993-95, e il seguito “Il noce: produzione di legname da lavoro di alta
qualità”, 1996-98, che hanno visto una compartecipazione finanziaria
dell’Unione Europea per il miglioramento delle essenze da rimboschimento. Per quanto riguarda il
miglioramento delle produzioni zootecniche, il comparto è stato coinvolto con
il progetto finanziato dal MURST
“Produzione di microrganismi
intestinali per uso zootecnico”, 1990-93, con lo studio dell’utilizzazione di
particolari lattobacilli (probiotici) allo scopo di migliorare lo stato di
salute generale e di mortalità neonatale dei capi bovini di allevamento e con
il progetto europeo SPRINT “Starter
per insilati”, 1991-94, che ha sviluppato additivi biologici per il
miglioramento della conservazione di insilati per utilizzo zootecnico. |
3. Miglioramento della qualità e della nutrizione umana. Nel settore della
nutrizione sono stati sviluppate le seguenti ricerche: “Valnutriz: Indagine e
valutazione tecnico-analitica dello stato dell’arte relativo alle qualità
funzionali e nutraceutiche dei prodotti agro-alimentari e delle dinamiche di
vegetazione con strumento per la tutela degli ecosistemi”, 2004-05. Il
progetto, finanziato da ENEA ha visto una raccolta di materiale bibliografico
e di normative vigenti relative al tema della nutraceutica e in una
catalogazione in archivi disciplinati secondo un indice informatico per
l’individuazione rapida dei riferimenti ricercati. Il materiale è stato
catalogato nel seguente ordine: - materiale bibliografico
e dati tecnico-scientifici relativi
alle materie prime di origine vegetale/animale con particolare riferimento
alle caratteristiche biologiche, composizione chimica e al loro comprovato o
meno valore salutistico; - normativa vigente in
materia di prodotti derivati da vegetali e animali per scopi funzionali,
nutraceutici o salutistici; - metodologie e tecnologie di monitoraggio delle
dinamiche vegetali per la tutela dell’ambiente agricolo e forestale. Uno studio per la
costituzione di nuovi genotipi di pomodoro da industria ad elevato contenuto
di biomolecole di particolare valenza nutrizionale (in particolare licopene)
è stato sviluppato con il progetto “Nuovi prodotti a base di pomodoro”,
1999-2002, finanziato nell’ambito del
Piano Nazionale Ricerca - Alimentare - Tema 6 del MURST . Nel senso di un generale
miglioramento di filiera della qualità produttiva si è articolata la ricerca
intitolata “Leader”, 1993-96, che è consistita in un’azione generale di
promozione e valorizzazione dei prodotti tipici dell'Area Teverina (Viterbo)
sviluppata per il Consorzio Civita. Il miglioramento e lo sviluppo di nuove tecnologie di analisi di qualità è il tema delle due ricerche “Allestimento di kits diagnostici per l'analisi di biotossine in molluschi bivalvi” e “Mitili di allevamento e problematiche relative alla contaminazione da biotossine e allestimento di test rapidi per l'analisi”, 1996-99, che, per conto del Ministero per le Politiche Agricole, si sono incentrate sulla messa a punto di metodi di immunizzazione altamente sensibili al fine di produrre anticorpi monoclonali contro le tossine presenti nei molluschi, di allestire dei test immunoenzimatici e di validare dei kits diagnostici di facile e rapida utilizzazione. Lo “Studio della qualità
di molluschi bivalvi: effetti di componenti idrosolubili e liposolubili sulla
risposta immunitaria nell’uomo”, 2000-03, finanziato dal medesimo committente
ha intenso verificare la possibilità di isolare componenti utili ad accrescere
le difese immunitarie umane. La creazione di nuove
aziende concorrenziali sotto l’aspetto della qualità produttiva, ha
costituito la finalità delle attività di assistenza tecnica che Agrital ha
svolto tra il 1995 ed il 2002 per conto della Società per l’Imprenditoria
Giovanile nel caso di due aziende di produzione casearia: “Fattoria Delle
Serre” e “Fattoria Del Casaro”, in provincia di Salerno e di due imprese per
l’allevamento a ciclo chiuso di struzzi: “Agrisicula” e “Struzzi del sole” in Sicilia e in
Sardegna. Per quanto riguarda
l’attività formativa sono stati organizzati corsi di formazione finanziati
dall’Unione Europea per tecnici ed operatori del settore agroalimentare sulle
tematiche della qualità nel settore della post-raccolta: “MED-CAMPUS”, 1995, e
“Course on preservation and processing tecniques for fruit and
vegetable products”, 1994. Il miglioramento della
conoscenza dei valori nutrizionali a livello del consumatore è stato invece
il tema toccato dal progetto finanziato dal CNR “Metodiche e tecniche di trasferimento
operativo di risultati di ricerca”, 1994-96, in collaborazione con l’Istituto
Nazionale della Nutrizione, con l’individuazione degli indicatori
nutrizionali dei principali prodotto ortofrutticoli italiani e la diffusione
del loro significato nella dieta umana. In tale ambito sono state realizzate
le pagine Internet con le
tabelle sugli indicatori nutrizionali di frutta e
verdura. |