La storia: Agrital Ricerche venne
fondata nel 1987 su iniziativa del Rettore dell’Università di Viterbo, del
Consiglio Nazionale delle Ricerche e della SEBI SpA (Gruppo IRI). Nel 1989
entrarono a far parte del Consorzio anche l’Enichem Agricoltura, e l’IRI a cui si aggiunsero poco più tardi l’Ente
Regionale di Sviluppo Agricolo del Lazio (attuale ARSIAL) e l’ENEA. L’idea costitutiva,
sviluppata dal
Prof. Scarascia Mugnozza e da Romano Prodi (allora
Presidente dell’IRI) era quella di realizzare un istituto agile che potesse
fare da tramite tra il mondo della ricerca e quello dell’industria per
facilitare il trasferimento tecnologico e l’applicazione pratica delle
ricerche scientifiche. Il fatto che Agrital, al
contrario della maggioranza dei centri di ricerca in Italia, non abbia mai
avuto una fonte di finanziamento stabile e fissa, neppure per i costi di
struttura, ha reso la sua attività spesso molto precaria e strettamente
connessa alla quantità e qualità dei bandi di gara e dei concorsi per la
ricerca che nel corso degli anni
venivano vinti a livello nazionale e regionale. Così dopo un periodo di
espansione forse eccessiva in cui si sono raggiunte le 25 unità di personale
tra il 1989-95 sotto la direzione di Alessandro Schiavone, vi è stato un
momento difficile tra il 1995-97, con
solo tre unità rimaste assieme a Giuseppe Tripaldi in qualità di Direttore
generale. In quel momento furono
presentate con successo proposte di ricerca particolarmente importanti che
permisero al successivo direttore, Alessandro Pastorelli, di condurre con
poco sforzo il Consorzio ad una situazione di stabilità con sette unità di
personale. Lo scadere della qualità
e quantità di risorse destinate in generale alla ricerca nei primi cinque
anni del nuovo millennio nel nostro Paese, hanno quindi condotto l’ultimo
direttore, Domenico Bagnara (2003-06), a dover fronteggiare una situazione
estremamente difficile, nonostante in questo periodo siano state inoltrate
numerose proposte progettuali. Particolarmente grave è stato infatti
l’accumulo di debiti ereditato dalla precedente gestione che non ha permesso
un risanamento di bilancio con le sole risorse interne del Consorzio. In
questo modo il Consorzio terminava le sue attività in occasione della seconda
scadenza decennale di vita nel luglio 2006. A complemento delle attività di ricerca svolte nel corso di tanti
anni, vanno soprattutto segnalate due
iniziative portate avanti in prima persona dal Presidente di Agrital. La
prima riguardava il progetto per la
realizzazione del Parco Scientifico e Tecnologico di Maccarese, formulato con
l’appoggio ed il sostegno dell’IRI, dell’UE e del Comune di Fiumicino. Ma con la vendita della azienda di
Maccarese al gruppo Benetton il progetto ha subito una battuta di arresto ed
uno stravolgimento di finalità ed obiettivi. La seconda iniziativa riguardava
la realizzazione a Maccarese del
Programma Internazionale di
Dottorato in Agrobiodiversità. Il Programma veniva finanziato
con Decreto del MURST n° 4.8.2004, destinato a giovani laureati meritevoli
provenienti dai paesi europei e da quelli in via di sviluppo, per la
conduzione di alti studi finalizzati alla conservazione delle risorse
genetiche vegetali mondiali. Se vuoi approfondire
l’argomento scarica la
Relazione
storica sulle attività del
Consorzio Agrital Ricerche
(pdf 400 KB). |