L'Istituto Nazionale della Nutrizione (I.N.N.) fu costituito nel 1936, nell'ambito degli istituti scientifici del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Di esso ha fatto parte fino al 1958, data in cui è divenuto Ente di Diritto Pubblico sotto la vigilanza del Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste; in questa posizione giuridica appartiene attualmente al Gruppo degli Enti Pubblici Scientifici di Ricerca e Sperimentazione riconosciuti dalla legge. Di conseguenza l'I.N.N. costituisce una peculiare struttura pubblica di ricerca operante in Italia, con competenze e professionalità multidisciplinari e tra loro integrate, nei diversi settori, interessanti lo studio degli alimenti e della nutrizione umana.

Compiti istituzionali

1. compiere ricerche biologiche sulla nutrizione umana, nonchè indagini ed esperimenti sulla composizione e sul valore nutritivo degli alimenti;

2. compiere studi e svolgere attività di consulenza nel campo dell'alimentazione su richiesta del Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste o di altre Pubbliche Amministrazioni;

3. collaborare con i competenti organi dello Stato alla formazione di personale specializzato degli studi sull'alimentazione.

Espandere le conoscenze nel settore della nutrizione umana in relazione agli squilibri nutrizionali legati sia a carenze che ad eccessi, svolgendo un ruolo centrale fra produzione, trasformazione, distribuzione e consumo degli alimenti, nell'interesse del consumatore e per la protezione del benessere della popolazione.

Migliorare e indirizzare i modelli di consumo alimentare della popolazione italiana, anche in relazione alla sua composizione e distribuzione per classi di età, reddito, collocazione geografica.

Contribuire alla conoscenza dei problemi nutrizionali dei Paesi in via di sviluppo partecipando, anche nel quadro di iniziative promosse dal Dipartimento per la Cooperazione e lo Sviluppo, a programmi di ricerca e formazione in collaborazione con FAO, OMS, ed altri organismi internazionali.

Diffondere una maggiore conoscenza delle qualità nutrizionali dei diversi alimenti, con particolare riguardo a quelli tipicamente italiani.

Migliorare la educazione, il comportamento e le conoscenze alimentari della popolazione, anche mediante la preparazione di personale specializzato.

Promuovere la razionalizzazione dei processi di produzione, trasformazione e distribuzione degli alimenti individuando, nelle differenti condizioni di vita, forme e misure più idonee a soddisfare le necessità nutrizionali umane al fine di proteggere la salute e il benessere sociale della popolazione.